1915
7 gennaio – In negoziati segreti l’Italia reclama dall’Austria compensi che la risarciscano dei danni arrecati ai suoi interessi nei Balcani dall’azione austro-ungarica.
12 febbraio – II governo italiano dichiara che ogni azione austriaca nei Balcani, senza il preventivo accordo dell’Italia, costituirà violazione del Trattato della Triplice Alleanza.
21-25 febbraio – Scontri tra interventisti e neutralisti a Milano, Roma, Reggio Emilia e in altre città italiane.
27 marzo – L’Austria offre all’Italia, in cambio della neutralità, la parte meridionale del Trentino, ma vuole libertà d’azione nei Balcani.
8 aprile – Sonnino precisa all’Austria le richieste dell’Italia: annessione del Trentino e di Gorizia; Trieste città libera; possesso di Valona in Albania e di alcune isole dell’Adriatico.
11 aprile – Dimostrazioni interventiste in tutta Italia.
16 aprile – L’Austria respinge le richieste dell’Italia.
26 aprile – Trattato di Londra: Inghilterra, Francia e Russia garantiscono all’Italia, con un trattato segreto, l’acquisto di territori nazionali e coloniali nel caso di un suo intervento a fianco dell’Intesa.
3 maggio – II governo italiano denuncia il Trattato della Triplice Alleanza.
5 maggio – Genova: grande dimostrazione interventista in occasione dell’inaugurazione del monumento dei Mille a Quarto.
10 maggio – Gli ambasciatori austriaco e tedesco a Roma presentano nuove offerte di concessioni all’Italia.
13 maggio – II ministero Salandra rassegna le proprie dimissioni.
16 maggio – II Re respinge le dimissioni del ministero Salandra.
17 maggio – Manifestazioni interventiste e neutraliste (a Palermo e a Torino).
20 maggio – Salandra riferisce alla Camera sulle trattative con l’Austria e chiede i pieni poteri per il governo in caso di guerra. Votano sì 407 deputati, no 74, astenuti uno.
21 maggio – II Re firma il decreto di mobilitazione generale; si aprono gli arruolamenti dei volontari. A Trieste è proclamato lo stato di assedio.
23 maggio – L’Italia dichiara guerra all’Austria. Il gen. Luigi Cadorna è Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il Duca degli Abruzzi, Luigi Amedeo di Savoia, assume il comando della Marina. Le truppe italiane passano il confine e occupano i territori sgomberati dagli Austriaci, ritiratisi sul loro «confine militare». Ancona, Porto Corsini e Barletta sono bombardale dal mare, la marina perde il cacciatorpediniere Turbine. A Trieste elementi austrofili saccheggiano negozi italiani e incendiano la sede del giornale «Il Piccolo».
26 maggio – Nel Trentino le truppe italiane occupano l’Altissimo di Monte Baldo. Il governo italiano proclama il blocco delle coste austro-ungariche e albanesi.
28 maggio – Gli italiani occupano Ala, Cortina d’Ampezzo e Grado.
8 giugno – Gli Austriaci provocano inondazioni sul basso corso dell’Isonzo. Le truppe italiane entrano a Monfalcone.
12 giugno – Le nostre truppe occupano Plava, costituendo una testa di ponte sul medio Isonzo.
15 giugno – Emissione del secondo Prestito Nazionale.
16 giugno – Conquista del Monte Nero.
23 giugno-7 luglio – Prima battaglia dell’Isonzo.
26 giugno – Misure governative per assicurare l’approvvigionamento della popolazione e promuovere la mobilitazione industriale per la produzione di materiale bellico.
6 luglio – Un sommergibile nemico silura nell’alto Adriatico l’incrociatore Amalfi.
18 luglio-4 agosto – Seconda battaglia dell’Isonzo: si combatte duramente attorno al S. Michele, preso e poi perduto.
8 agosto – Gabriele D’Annunzio vola su Trieste lanciando messaggi alla popolazione.
10 agosto – Gli alpini conquistano l’Adamello.
21 agosto – L’Italia dichiara guerra alla Turchia.
25 agosto – Un aeroplano austriaco lancia bombe su Brescia.
28 settembre – La corazzata Benedetto Brin è fatta saltare nel porto di Brindisi con un ordigno a orologeria.
5 ottobre – La Bulgaria mobilita contro la Serbia. Le potenze dell’Intesa sbarcano truppe a Salonicco.
5 ottobre – La Bulgaria dichiara guerra alla Serbia.
18 ottobre-3 novembre – Terza battaglia dell’Isonzo, scatenata per soccorrere i serbi e alleggerire l’offensiva tedesca contro i serbo-montenegrini.
19 ottobre – L’Italia dichiara guerra alla Bulgaria e sbarca truppe a Salonicco.
24 ottobre – I serbi, minacciati di aggiramento, sono costretti alla ritirata.
25 ottobre – Aeroplani austriaci lanciano bombe su Venezia.
28 ottobre – II Giappone aderisce al Patto di Londra.
7 novembre – II piroscafo Ancona affonda nel Mediterraneo con 200 passeggeri, silurato da un sommergibile austriaco.
10 novembre-2 dicembre – Quarta battaglia dell’Isonzo: si combatte attorno al S. Michele, al Sabotino e al Podgora e si amplia la nostra testa di ponte di Plava.
14 novembre – Aerei austriaci bombardano Verona, Venezia, Vicenza, Belluno e Padova.
2 dicembre – Gli italiani estendono la loro occupazione in Albania per agevolare la ritirata dell’esercito serbo e salvarne i resti.
16 dicembre – Sbarco a Valona di un corpo di spedizione italiano di 50.000 uomini.