Premessa

I rapporti tra storia, memoria e geografia

La memoria del primo conflitto mondiale è indissolubilmente legata a luoghi o località simbolo come Pasubio, Grappa, Montello, Caporetto, nomi evocativi di eventi positivi e negativi per il Regio Esercito. Se però si aumenta il dettaglio, ci si rende subito conto di quanto la conoscenza sui siti interessati dalla Grande Guerra sia lacunosa. Se si escludono i cultori della materia, essa è spesso racchiusa all’interno di confini regionali e provinciali.
A questo si aggiunga la oggettiva difficoltà a identificate l’esatta posizione di siti a volte scomparsi anche dalla cartografia ufficiale più recente.


La ricostruzione dinamica di eventi storici, tramite tecnologie di gestione dell’informazione geografica, rappresenta una chiave di lettura alternativa per la comprensione di quanto riportato nei testi e nelle testimonianze dei protagonisti degli eventi.
Lo stretto legame tra conformazione del territorio ed eventi bellici è ormai assodato ed oggetto di una specifica disciplina (geologia e geografia militare), appare pertanto evidente la necessità di poter disporre di un quadro geografico complessivo e allo stesso tempo di poter scendere a livelli di dettaglio tali da evidenziare le informazioni relative a piccole aree particolarmente significative.